Come annaffiare le piante quando sei in vacanza
Con l’arrivo di giugno, iniziano i primi weekend fuori porta, le giornate in vacanza, le fughe improvvisate verso il fresco…
E puntuale arriva anche la solita preoccupazione: “Al mio ritorno, troverò tutte le piante stecchite dal caldo?”
Per fortuna esistono soluzioni semplici e geniali, usate da tempo da molti coltivatori, che ci aiutano a prenderci cura delle piante anche quando non siamo a casa.
Una di queste è trasformare un piccolo vasetto di terracotta in un irrigatore naturale.
Facile da realizzare, sostenibile e sorprendentemente efficace.
Lo sapevi che si chiama olla?
Questa tecnica ha origini antiche e prende il nome di olla (si pronuncia oia), un sistema di irrigazione usato da secoli in zone calde e aride, dall’America Latina al Medio Oriente.
Consiste nell’interrare recipienti in terracotta non smaltata e riempirli d’acqua: grazie alla porosità del materiale, l’acqua filtra lentamente nel terreno, idratando in profondità solo quando le radici lo richiedono.
È una forma di irrigazione passiva, a rilascio graduale, che si autoregola in base alle reali necessità delle piante.
Proprio per la sua efficienza, negli ultimi anni è stata riscoperta anche in contesti urbani, terrazzi e orti sul balcone.
E la buona notizia è che si può replicare facilmente anche in casa, con materiali semplici e senza dover acquistare nulla di specifico.
Come si prepara
Preparare un’olla fai-da-te è davvero semplice. Ti basta procurarti un piccolo vasetto di terracotta e chiudere il foro sul fondo con un tappo di sughero, un sassolino piatto o un po’ di cera vegetale.
Una volta fatto, interralo nel vaso accanto alla tua pianta, lasciando fuori solo il bordo superiore. Riempi il vasetto con acqua e coprilo con un sottovaso, un piattino o anche solo un sasso: servirà a ridurre l’evaporazione e a tenere lontani gli insetti.
L’acqua verrà rilasciata lentamente nel terreno, mantenendo costante l’umidità attorno alle radici. Nelle giornate più calde, ti consiglio di controllarlo ogni due o tre giorni per assicurarti che ci sia ancora acqua all’interno e rabboccarla se necessario.
✅ Pro e contro dell’olla
✔️ Vantaggi
Irrigazione autonoma: rilascia acqua solo quando il terreno è asciutto.
Zero sprechi: l’acqua va dritta alle radici, senza evaporare o scolare.
Economica: puoi realizzarla con materiali che hai già in casa.
Naturale: niente plastica, elettricità o impianti complicati.
Perfetta per la vacanza: mantiene l’umidità per diversi giorni.
⚠️ Limiti
Spazio: nei vasi piccoli potrebbe essere difficile interrarla correttamente.
Capacità ridotta: i vasetti più piccoli contengono poca acqua, quindi vanno controllati ogni 2–4 giorni se fa molto caldo.
Non adatta a tutte le piante: piante che amano il terreno asciutto (tipo cactus o piante grasse) potrebbero non gradirla.
❓ Domande frequenti
Quanto deve essere grande il vasetto di terracotta?
Puoi iniziare con un vasetto da 8–10 cm di diametro per le piante in vaso. Se hai fioriere più grandi, puoi usare vasetti più capienti o più di uno.
Ogni quanto devo riempirlo?
Dipende dal caldo e dalla sete della pianta. In genere, un vasetto piccolo dura 2–4 giorni. In piena estate, controlla ogni 1–2 giorni.
Posso usarlo anche in inverno?
Sì, ma potrebbe non servire: nei mesi freddi le piante hanno meno bisogno d’acqua. Puoi toglierlo e rimetterlo quando le temperature si alzano.
Serve il coperchio?
Non è obbligatorio, ma aiuta a ridurre l’evaporazione e a tenere lontani zanzare o insetti. Un piattino, un sottovaso o persino un sasso vanno benissimo.
Conclusione
Questo trucchetto è nato da una piccola esigenza quotidiana: non volevo più tornare a casa e trovarmi a fare il pronto soccorso botanico.
E come spesso accade, la soluzione era già lì, nascosta tra i miei vasi.
Fammi sapere se l’hai provato o se hai altri metodi creativi per annaffiare le tue piante in vacanza.
Scrivimi nei commenti o mandami una foto: adoro vedere come ognuno personalizza questi piccoli consigli verdi!
Buona coltivazione